Caccia al lupo: lettera aperta della nostra portavoce
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Gentile Presidente del Consiglio Gentiloni,
Spettabile Ministro dell'Ambiente Galletti,
Spettabili Rappresentanti della Conferenza Stato-Regioni,
assistiamo impotenti e attoniti di fronte ad un'altra decisione di morte, di sterminio, di attacco alla Natura, alle sue leggi e al suo ecosistema!
Ci sono troppi lupi, si sono riprodotti e in cerca di cibo si avvicinano ai centri abitati, ma soprattutto minacciano gli agricoltori e gli allevatori. Dunque occorre abbatterli,seppure in modo controllato...( il 5 % della popolazione!!)
Il lupo è un predatore e dunque gioca un ruolo fondamentale nella catena alimentare. Si ciba di altri grandi animali, la sua preda è il cinghiale, lo sono gli ungulati, ora divenuti preda fondamentale per i cacciatori autorizzati dai piani regionali voluti da Toscana e altre regioni. Dunque alla fine poche prede per troppi appetiti !!
E poi ci sono gli agricoltori/allevatori che dovrebbero vigilare sulla sicurezza delle loro greggi e spesso ei lasciano in balia della notte,senza riparo e senza controllo,tanto paga la regione... magari si può anche gonfiare un po' il danno...
Sappiamo perfettamente quanto sia difficile governare, controllare, far fronte ai compiti per cui si è stati eletti; ma questo non assolve.
Il Ministro Galletti, dice di avere messo intorno ad un tavolo 70 esperti, ma non vuole tenere conto del parere delle Associazioni Animaliste e Ambientaliste, forse coloro che sono i veri esperti indipendenti non solo perché hanno a cuore la sorte di ogni animale...il lupo come la pecora o il vitello...ma in quanto amano l'ambiente, lo rispettano, sanno che queste decisioni di abbattimenti, anche se controllati, possono addirittura aggravare i comportamenti predatori, con una sempre maggiore richiesta di abbattimenti e una maggiore tolleranza verso il bracconaggi, molto aumentato negli ultimi anni, da quando sono diminuiti i controlli .
Vi preghiamo di riflettere sul simbolo di fierezza e libertà selvaggia che è il lupo,protetto da oltre 40 anni, amico e fratello di San Francesco, Patrono d'Italia, simbolo anch'esso dell'Italia e dei progressi che solo pochi decenni fa vennero decisi da politici illuminati e con una visione di rispetto verso l'ambiente che oggi pare scomparsa.
Vi auguriamo di decidere in autonomia senza dover rispondere agli allevatori e ai cacciatori, magari pretendendo e verificando che essi mettano in pratica vere misure per salvaguardare le loro greggi e mandrie, con maggiori controlli e insegnamenti.
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