Canile del Termine - Comunicato Stampa
Il CAART, Coordinamento Associazioni Animaliste Regione Toscana, desidera esprimere la propria chiara e ferma posizione riguardo alla triste e dannosa vicenda che vede al centro il fatiscente Canile del Termine, canile privato gestito dall'Associazione Amici del Cane e del Gatto, un canile che ora contiene circa 300 cani e molti gatti, su di un terreno che dopo anni di processi giudiziari, nati a seguito di innumerevoli denunce ed esposti alla Magistratura, per le varie irregolarità di gestione della associazione e dei suoi responsabili, ha raggiunto il terzo e definitivo grado di giudizio.
Il Comune di Sesto Fiorentino è divenuto proprietario del terreno ed è consapevole della sorte e del benessere di poveri cani portati in Toscana dal Sud, in attesa di una vita migliore, ma poi reclusi a tempo indeterminato in un luogo maleodorante, senza grandi speranze di adozione, a detta delle innumerevoli persone che si sono viste negare questa adozione e sono dovuti andare a cercare altrove. Il canile deve essere un luogo di passaggio, non una prigione a vita, e da sempre le politiche abbracciate dalla gestione del Termine al riguardo, lasciano molto a desiderare.
Il Sindaco si è detto disponibile ad aiutare coi permessi l'Associazione, se vorrà trovare un nuovo terreno, per costruire un canile degno dell'amore che questi volontari dicono di provare per gli animali. Non potrà sostenerne le spese però essendo il canile privato, pieno di cani di altri territori ed essendo Sesto Fiorentino privo di randagismo.
L 'Associazione ha da poco ricevuto una eredità notevole, circa 2 milioni di euro, da una benefattrice; siamo sicuri che con questa somma sarà possibile costruire un canile meraviglioso per quei poveri animali.
Se ha davvero a cuore la sorte degli animali che sono in parte di sua proprietà in parte di associazioni del Sud, avrà certamente destinato una parte di una tale somma così notevole per un nuovo canile.
Ci auguriamo che finalmente l'Associazione Amici del cane e del gatto dimostri di tenere ai cani e ai gatti come afferma, regolarizzando gli ospiti di questo canile che sarà chiuso a breve, perché ormai risulta impossibile poterlo rimettere a posto dopo anni e anni di abbandono, come essi ben sapevano.
Ormai è tempo di mettere in pratica le tante parole, anche minacciose, da loro pronunciate negli anni e assumersi le proprie responsabilità.Con chiarezza e con impegno al fine di fugare tutte le ombre e i dubbi che tale vicenda getta non solo sul Termine ma di riflesso su tutti i volontari animalisti e le Associazioni toscane che operano con amore e dedizione, anche pagando di persona gli aiuti.
Se essi non potranno o non vorranno agire, cosa che dimostrerebbe da parte loro una notevole malafede, il Comune dovrà intervenire cercando di sistemare gli animali; allora noi, Associazioni del CAART, veglieremo affinché le cose vengano finalmente fatte regolarmente per il bene degli animali.
Stefano Corbizi Fattori-Portavoce CAART
Coordinamento Associazioni Animaliste regione Toscana
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