COMUNICATO DEL CAART - Situazione al CRAS Semia di Montespertoli
10.11.2022 18:47
COMUNICATO DEL CAART su indegna situazione al CRAS Semia di Montespertoli.
Il CRAS Semia di Montespertoli versa in gravi difficoltà economiche da molti mesi in quanto la regione Toscana tramite la ASL Veterinaria non ha ancora corrisposto al centro quanto stabilito per l'anno 2022 dalla convenzione appena rinnovata fra la regione e la Dottoressa Donatella Gelli per accogliere e curare e quando possibile rimettere in libertà gli animali selvatici feriti.
Gli animali sono tanti, necessitano di cure e cibo.
Si è anche rotta una importante recinzione che teneva protetti i cinghiali, i quali sono usciti cercando poi di rientrare, ma non sempre ci sono riusciti o hanno fatto in tempo.
Alcuni cinghiali sono stati ammazzati, alcuni sono tornati a morire nel centro perché feriti dalle pallottole dei cacciatori.
Uno spettacolo straziante davanti agli occhi ormai senza più lacrime di Donatella e dei suoi anziani genitori che hanno dedicato tutta la loro vita e le loro risorse economiche al centro.
Eppure gli amministratori tergiversano, aspettano, trovano mille scuse per non erogare quanto pattuito.
Abbiamo anche scritto come CAART non ricevendo da loro alcuna risposta. Questo dimostra arroganza e indifferenza verso la sorte degli animali e anche verso chi chiede educatamente chiarimenti.
Sappiamo che in Toscana i selvatici costituiscono un problema che confligge con gli interessi e gli appetiti insaziabili delle associazioni venatorie, e anche in regione gli animali vengono visti soltanto come un problema che ruba soldi che potrebbero magari essere impiegati altrove.
E a quanto pare assistiamo a questo ennesimo esempio di indifferenza nei confronti di un centro fra i pochi in Toscana ormai messo così alle strette da chi dovrebbe aiutarlo che rischia di chiudere.
La figura dell'animale con le sue esigenze e il suo mondo è entrata nella nostra Costituzione ma qui in Toscana pare essere ancora un secolo indietro.
Il CRAS Semia di Montespertoli versa in gravi difficoltà economiche da molti mesi in quanto la regione Toscana tramite la ASL Veterinaria non ha ancora corrisposto al centro quanto stabilito per l'anno 2022 dalla convenzione appena rinnovata fra la regione e la Dottoressa Donatella Gelli per accogliere e curare e quando possibile rimettere in libertà gli animali selvatici feriti.
Gli animali sono tanti, necessitano di cure e cibo.
Si è anche rotta una importante recinzione che teneva protetti i cinghiali, i quali sono usciti cercando poi di rientrare, ma non sempre ci sono riusciti o hanno fatto in tempo.
Alcuni cinghiali sono stati ammazzati, alcuni sono tornati a morire nel centro perché feriti dalle pallottole dei cacciatori.
Uno spettacolo straziante davanti agli occhi ormai senza più lacrime di Donatella e dei suoi anziani genitori che hanno dedicato tutta la loro vita e le loro risorse economiche al centro.
Eppure gli amministratori tergiversano, aspettano, trovano mille scuse per non erogare quanto pattuito.
Abbiamo anche scritto come CAART non ricevendo da loro alcuna risposta. Questo dimostra arroganza e indifferenza verso la sorte degli animali e anche verso chi chiede educatamente chiarimenti.
Sappiamo che in Toscana i selvatici costituiscono un problema che confligge con gli interessi e gli appetiti insaziabili delle associazioni venatorie, e anche in regione gli animali vengono visti soltanto come un problema che ruba soldi che potrebbero magari essere impiegati altrove.
E a quanto pare assistiamo a questo ennesimo esempio di indifferenza nei confronti di un centro fra i pochi in Toscana ormai messo così alle strette da chi dovrebbe aiutarlo che rischia di chiudere.
La figura dell'animale con le sue esigenze e il suo mondo è entrata nella nostra Costituzione ma qui in Toscana pare essere ancora un secolo indietro.
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