Comunicato Stampa - Uccisa KJ2!
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L'Italia non è un paese per animali !
La coscienza del rispetto per la natura ed i suoi abitanti,gli animali selvatici, non esiste da noi. Si antropizza sempre più, si disbosca, si bruciano ettari ed ettari di boschi per divertimento e rivalità varie, tanto c'è la sicurezza della quasi impunità.
Si deportano animali da altri habitat, le nutrie, i cinghiali alloctoni, i mufloni dell'Elba, tutti condannati, tutti da abbattere.
Gli orsi del Trentino sono stati introdotti a seguito del Progetto Life Ursus finanziato coi soldi europei e con le tasse degli italiani.
Perché ? Per l'immagine, per i finanziamenti europei. Questo è il motivo fondamentale!
Infatti gli orsi sono animali impegnativi, con caratteristiche precise, i trentini non hanno saputo gestire questo progetto, non hanno contemporaneamente insegnato i meccanismi e gli accorgimenti per una pacifica convivenza in un territorio sempre più stretto e disboscato dai campi da sci.
Se gli orsi reagiscono anche solo per difendere la prole da turisti sprovveduti vengono brutalmente uccisi!
Toccò all'orsa Daniza che proteggeva i suoi due piccoli, anch'essi morti. L'opinione pubblica reagì con emozione e dispiacere.
Allora cosa pensarono gli amministratori trentini? Decisero di non dare più veri nomi agli orsi ma solo sigle, per non suscitare sentimenti inappropriati nelle persone!
Ieri l'orsa KJ2 è stata abbattuta perché considerata pericolosa su ordine del Governatore Ugo Rossi, un politico dal pugno duro e da scarsa volontà di dialogo.
Le Associazioni animaliste del CAART, Coordinamento Associazioni Animaliste Regione Toscana, alcune delle quali, come Enpa,Lida Oipa, avevano impugnato la decisione di abbattimento e avevano raccolto firme a riprova dell'interesse di molti italiani per la sorte degli orsi nonostante la triste sigla con cui vengono identificati, hanno appreso con raccapriccio e indignazione dell'uccisione dell'orsa KJ2.
Un ripetuto delitto verso la natura, gli animali, la biodiversità.
L'unica inevitabile conseguenza da parte di noi cittadini sarà dunque quella di non recarci più in Trentino, di boicottare i prodotti trentini, di non avvallare mai più con la nostra presenza questa malapolitica e questo odio ingiusto e totale verso la natura.
Noi italiani dobbiamo imparare a gestire la Natura col dovuto rispetto prima di intraprendere progetti che ne alterano gli equilibri.
Stefano Corbizi, Portavoce del CAART - Coordinamento Associazioni Animaliste Regione Toscana
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