"Fiera calda" di Vicchio: lettera di Paola Re
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Sosteniamo e sottoscriviamo la lettera della dott.ssa Paola Re.
Ci auguriamo una profonda riflessione al riguardo, magari - per una volta - cercando di immedesimarsi nella condizione di un animale, che è a tutti gli effetti un essere senziente non meno privo del diritto alla vita di quanto non sia l'animale umano.
Gentili Signori e Signore,
ho appreso dal sito web del Comune di Vicchio Http://www.comune.vicchio.fi.it/opencms/opencms/Contenuti/Categoria_Principale/Evento_15775.html?pagename=1996 che a Vicchio (FI) dal 31 Agosto al 4 Settembre si svolge la Fiera Calda. Si legge sul comunicato stampa “La sfida è continuare a rinnovarsi per promuovere ancora le nostre radici e tradizioni” (…) Una nuova Fiera Calda tra tradizione e innovazione (…) da sempre parte delle tradizioni più antiche e popolari di Vicchio e del Mugello. (…) la storica “fiera del bestiame” in località Ponte a Vicchio, (…) verrà presentata la nuova vetrina animale incentrata sulle eccellenze della filiera della carne e del latte degli allevatori del Mugello, con prove di mungitura “espressa”, dimostrazioni di caseificazione, degustazione di latte fresco (…)”
La manifestazione è ricca di eventi artistici, musicali, coreutici, laboratori per bambini, mercatini, spettacolo pirotecnico sul lago Montelleri.
Simone Bolognesi, Assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Vicchio dichiara “Ripartiamo dai valori della tutela dell'ambiente.”
Sarebbe utile che i politici, anziché sfruttare costantemente ogni occasione per raccontare la storiella della tutela dell'ambiente, ci spiegassero in che cosa essa consista, per esempio alla Fiera Calda. L’Assessore potrebbe spiegarci quanta tutela dell’ambiente ci sia nell’allevamento, riconosciuto anche da una scolaresca di scuola elementare, come una delle cause più devastanti di inquinamento. Se l’Assessore non se la sente di assistere a una lezione di scienze in una classe di scuola elementare, legga qualche fonte autorevole https://www.scienzavegetariana.it/ambiente/imp_amb_vegag2004.html
L’Assessore potrebbe anche spiegarci quanta tutela ambiente ci sia negli spettacoli pirotecnici, un’attrazione affascinante purtroppo fonte di sofferenza per animali domestici e selvatici, di inquinamento atmosferico e acustico.
https://www.wired.it/attualita/ambiente/2014/07/08/perche-boicottare-fuochi-dartificio/
https://www.eticamente.net/821/botti-e-fuochi-dartificio-lista-sostanze-velenose.html
Gli animali nelle specie di bovini, ovicaprini, equidi, suini, avicunicoli (conigli, avicoli, selvaggina, struzzi), sono i disgraziati protagonisti di questa “fiera del bestiame”. Sull’ordinanza sindacale 63/2016 è scritto che “dal 01 al 04 Settembre in Piazza della Vittoria si svolgerà una vetrina di animali vivi” , espressione che fa rabbrividire, ed elenca obblighi e divieti sanitari e disciplinari relativi a TBC, brucellosi, leucosi bovina enzootica, febbre catarrale, vaccinazioni, trattamenti con insetticidi, pseudo-peste, mixomatosi, malattia emoraggica… e via elencando con le patologie… ma a Vicchio ci sarà da stare tranquilli con tutte le precauzioni del caso…
“Bestiame” è un termine sempre più inaccettabile perché definisce gli animali come appartenenti a una categoria merceologica certamente legale ma profondamente ingiusta. L’ostinazione a portare avanti questo genere di fiere è indice di arretratezza culturale più che di attaccamento alla tradizione. Certi usi e costumi nei confronti degli animali dovrebbero essere abbandonati. Gli animali non sono merce ma individui: presentarli legati, incatenati, recintati, ingabbiati, esposti come oggetti in vetrina, addirittura sottoposti a prova di mungitura, non giova agli animali e neppure a chi partecipa all’evento. Penso alla presenza di bambini e bambine che vedono animali detenuti in condizioni innaturali: l’insegnamento che ne traggono non è positivo perché evidenzia l’idea del dominio che gli esseri umani esercitano nei confronti degli esseri non umani e non li aiuta a sviluppare l’empatia necessaria per vivere in un'armonia interspecifica.
La crescente informazione sulle condizioni degli allevamenti, sulla sofferenza che comporta il viaggio verso i mattatoi e sulla macellazione fa riflettere sempre più persone sulla pratica di mangiare animali messa in discussione sia per motivi etici che per motivi salutistici: mangiare animali non è una necessità ma una pretesa di soddisfare il diritto al gusto. Nessun diritto dovrebbe causare quell’infinita sofferenza che comportano allevamento e macellazione.
L’informazione sul consumo di animali come cibo è sempre più diffusa e accreditata e indirizza a una scelta etica, salutistica, ecologica, sociale, economica dalla parte opposta rispetto a quella a cui indirizza la fiera di Vicchio https://www.saicosamangi.info/ Uno dei tanti studi sul futuro dell’alimentazione umana ci fa capire che la strada da prendere è un’altra https://www.movimentoantispecista.org/dossier-alimentazione-umana-il-futuro-della e mi auguro che negli anni a venire la Fiera Calda abbandoni la zootecnia.
La persecuzione degli animali in questa festa non è finita qui perché ci si diverte anche con il raduno di pesca per ragazzi: anche a loro (magari minorenni) bisogna insegnare a uccidere? La pesca è uno sport con una prerogativa: uccidere. Ci sono sport in cui si fa canestro, in cui si fa gol, in cui si corre verso il traguardo… e in cui si uccide. C’è anche chi pesca ma ributta in acqua il pesce e se ne vanta pure, ignorando volutamente la tortura inflitta infilzando un amo nel palato del disgraziato animale che viene ferito, estrapolato dal suo ambiente naturale, danneggiato nel rivestimento delle scaglie e terrorizzato dalla violenza umana. Anche se non siamo in grado di udire le urla di dolore dei pesci, vediamo come si dibattono e cercano di respirare quando vengono catturati. Sembra ci sia una tendenza generale a sottovalutare la sofferenza dei pesci, eppure la loro morte è tra le più atroci. Vengono uccisi per soffocamento semplicemente lasciandoli all’aria senza possibilità di respirare; vengono messi sul ghiaccio e dissanguati; vengono uccisi con una fiocina nel cranio; vengono storditi con l’elettricità o con un colpo in testa; vengono immersi in acqua e sale ad agonizzare prima di venire spellati e fatti a pezzi; vengono immersi in acqua in cui viene fatta passare la corrente elettrica; vengono immersi in una miscela di acqua e ghiaccio fino alla morte lenta. Molti pesci vengono venduti ancora vivi ed è il consumatore finale a ucciderli come vuole. Solo perché non possono urlare, la sofferenza dei pesci non viene considerata e si fatica ad ammettere che i pesci siano senzienti come tutti gli altri animali. Siamo noi che non li conosciamo e non li sappiamo capire, non loro che valgono meno degli altri.
https://laverabestia.org/play.php?vid=5972
https://laverabestia.org/play.php?vid=3474
https://laverabestia.org/play.php?vid=2206
Di argomenti caldi alla Fiera Calda ce ne sono parecchi: si tratta di sedersi attorno a un tavolo e capire quali siano i valori a cui ispirarsi per vivere in pace, riducendo al minimo l’impatto di violenza e crudeltà con la natura che ci circonda.
Cordiali saluti.
Paola Re
Tortona (AL)
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