Il CAART scrive ai candidati alle prossime elezioni del 4 marzo
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Ecco qui la lettera, a firma del nostro portavoce, che il CAART ha deciso di inviare a tutti i candidati alle prossime elezioni. Nella lettera vengono indicate quelle che sono le richieste del mondo animalista toscano.
Gentile Candidato/a,
il rapporto con l'ambiente e soprattutto con tutti gli animali, sia d'affezione che selvatici o da reddito, è sempre più necessario.
Noi volontari e amanti degli animali, rifiutiamo la dizione "animalisti" che implica qualcosa di negativo, perché occuparsi con amore della salvaguardia e difesa di esseri senzienti che non hanno voce e possono essere assimilati ad ogni minoranza debole nella nostra società, è nobile e soprattutto lungimirante in rapporto alle nuove generazioni. Possiamo essere dei visionari, possiamo chiedere cose difficili da realizzare, ma sta alla Politica, quella con la P maiuscola, trovare un giusto punto di intesa e donare la speranza di un futuro migliore.
Così come la triste divisione in animali d'affezione, (anche se ricorda i milioni di cani e gatti, pesci e roditori e uccelli che popolano le nostre case,allietano i nostri giorni,curano l'umore di tanti anziani) animali selvatici e da reddito non è accettabile, perché tutti gli animali sono "esseri senzienti", con una loro dignità e noi dipendiamo dal loro benessere e dalla loro sopravvivenza. Anzi essi ci insegnano tanti sentimenti ormai sopiti e dimenticati.
Decisamente la sfida più importante per Voi Politici che Vi accingete ad intraprendere un compito molto importante (e Vi auguriamo sia anche nobile e serio!), sarà quella di conciliare il rispetto per l'ambiente e tutti gli animali con la crescita economica e il benessere della nazione in vista del futuro, non solo del presente.
Noi del Coordinamento Associazioni Animaliste Regione Toscana, CAART, abbiamo individuato alcuni punti di interesse che Le sottoponiamo pregandoLa di leggerli e valutarli, dandoci una Sua gentile risposta.
Il CAART conta 55 Associazioni soltanto in Toscana, ce ne sono tante altre non facenti parte del nostro Coordinamento, fra simpatizzanti e soci ci sono decine di migliaia di persone per i quali il rispetto per l'ambiente e per gli animali risulta fondamentale, non per un capriccio o mero volontariato, ma per una visione etica e una scelta di vita. Molti scelgono di essere vegetariani e vegani, e questa scelta etica deve essere rispettata e apprezzata.
Ecco i punti su cui Le chiediamo una riflessione e una risposta, a partire dal primo che può essere considerato il fulcro di un nuovo approccio al tema :
1) Inserimento nella Costituzione Italiana del riconoscimento degli animali quali "esseri senzienti" come previsto dal Trattato dell'UE con conseguente inasprimento delle pene per i reati verso gli animali.
2) Istituzione di un Garante Regionale per i diritti degli animali avente le seguenti funzioni:
a) realizzare un piano regionale per la tutela ed il benessere animale;
b) facilitare il coordinamento di Pubbliche Amministrazioni, Province ed Enti locali regionali;
c) realizzare un programma di prevenzione del randagismo: telecamere o controlli periodici nei Canili, numero massimo di 200 cani per canile, programma che preveda anche campagne di informazione ed educazione nelle scuole;
d) realizzare un programma di contenimento delle nascite (inteso come sterilizzazioni).
Le sterilizzazioni già previste dalla legge 281/91 modificata dalla legge finanziaria 2007 stabilisce che i comuni debbano attuare un programma di sterilizzazioni utilizzando una quota non inferiore al 60 % delle risorse assegnate. Purtroppo questa legge è spesso disattesa.
3) Aumento dei fondi destinati ai metodi sostitutivi nell'ottica dell'abolizione della sperimentazione animale, a fronte di una ricerca che nel mondo si sta indirizzando verso la genetica,le cure individuali ecc.
Le Regioni sono obbligate dalla legge 413/93 sull'obiezione di coscienza a finanziare corsi universitari per studenti e ricercatori. Finora non lo hanno fatto.
4) Abbassamento dell'IVA dal 22% al 4% per le spese veterinarie ed inserimento del farmaco generico veterinario.
5) Divieto di allevamento e ripopolamento di specie faunistiche a scopo venatorio e abolizione dell'art. 842 del Codice Civile che permette l'accesso ai cacciatori nei terreni altrui.
Peraltro per i cinghiali il divieto di immissione su tutto il territorio nazionale è previsto dall'art.7 della legge 221 del 2015, eppure l'aver inaugurato una filiera di carne di cinghiale non aiuta a risolvere il problema ma di fatto incentiva l'illegalità.
6) Instaurare una figura riconosciuta di Veterinario di Famiglia.
7) Abolizione dei circhi con animali togliendo loro i finanziamenti pubblici.
Considerato che l'unico vero modo per prevenire il randagismo e l'abbandono, per prevenire pseudo allevatori incompetenti e spesso incapaci, per aiutare le Amministrazioni e le Associazioni animaliste a diminuire spese e interventi per sanare situazioni, occorre una grande e capillare campagna di sensibilizzazione sulle persone che intendono adottare un animale che preveda:
8) La Sterilizzazione obbligatoria immediata e il divieto di far fare cucciolate ai propri pelosi.
Questi punti possono sembrare difficili da realizzare, ma occorre entrare nell'ottica della prevenzione se vogliamo davvero cominciare ad intervenire per cercare di risolvere le cose con serietà.
Siamo a Sua completa disposizione per incontrarci, per iniziare un dialogo periodico e fruttuoso, per discutere di ogni punto proposto.
In fede
Stefano Corbizi Fattori
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