Legge sui parchi: il CAART chiede modifiche! Lettera della nostra portavoce.
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Gentile Presidente della Commissione Ambiente On. Ermete Realacci,
il C.A.A.R.T., Coordinamento Associazioni Animaliste Regione Toscana che raggruppa 40 Associazioni del territorio e molte sezioni di Associazioni nazionali, si unisce alla lunga lista di nomi del mondo della natura, della cultura e della società civile per chiedere modifiche alla proposta di legge sui parchi in discussione in Senato.
La legge quadro sulle aree protette 394/91 è un caposaldo della conservazione, va salvaguardata e mantenuta!
Vogliamo unire le nostre voci di volontari animalisti e di liberi cittadini, a questa lista formata da " esperti".
Ne fanno parte i Padri della Legge Quadro sulle Aree Protette, i protagonisti della fase del difficile avvio delle aree protette in Italia, Direttori, Responsabili, Studiosi, Giornalisti, Professori Universitari e tanti altri.
Il CAI, il FAI, e tutte le grandi Associazioni Ambientaliste e Animaliste italiane e a livello mondiale come WWF, Greenpeace, LAV, Lipu, Enpa, Italia Nostra si sono aggiunte.
La nostra nazione, benché abbia un patrimonio ambientale e di biodiversità invidiato da tutto il mondo, non ha mai brillato per sensibilità ambientale né per rispetto e salvaguardia della flora e della fauna.
Continua ad essere viva una mentalità predatoria che, unita agli interessi e agli appetiti di parte, minaccia continuamente il futuro dei Parchi.
Ci sono coloro che vogliono tenere alta l'emergenza sui selvatici allo scopo di cacciarli e farne un commercio della loro carne, ci sono gli allevatori che spesso non si attengono alle regole di sicurezza per i loro animali e lucrano sui danni reali,gli imprenditori che amerebbero trasformare una zona protetta in un villaggio turistico.
Il nostro Paese va tutelato e difeso, i Parchi sono un simbolo di maturità ambientale e non vanno smantellati né diminuiti.
Certo occorrono controlli e strategie, ci permettiamo di ricordare il totale disaccordo delle Associazioni Animaliste per ogni forma di ripopolamento anche nei Parchi perché alla lunga si creano danni e conseguenze poi difficili da risolvere.
Abbiamo davanti agli occhi e nel cuore la sorte dell'orso in Trentino,dei cinghiali alloctoni condannati dalla Legge Remaschi in Toscana ,delle nutrie responsabili di chissà quali eventi catastrofici, e ora nel mirino della caccia è arrivato il povero lupo !!!
La preghiamo, On. Realacci visto che è nota la Sua grande sensibilità per la Green Economy, un eguale rispetto e responsabilità nei confronti dei Parchi e delle Aree protette Italiane: esse devono essere tutelate a aumentate affinché gli italiani imparino a convivere con la natura senza distruggerla o inquinarla, anzi si rendano conto che il turismo sostenibile sarebbe una formidabile fonte di reddito.
Occorre fare delle scelte chiare da parte della politica e dei legislatori e rivolgersi con fiducia a tutti coloro che amano la natura e vogliono viverla in pace. E le assicuriamo che sono davvero tanti !
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