Gentile Gabriella,
La ringrazio per aver letto il mio articolo sulla Nazione e per aver
colto il mio stato d'animo. Non certo in grado di proporre soluzioni,
intendevo comunque richiamare l'attenzione su un problema che si sta
aggravando e che non si risolve certo ignorandolo, tanto meno facendo
"mattanza" dei cinghiali. Le confesso che quando sono passato in auto,
a passo d'uomo, in mezzo a loro sulla strada di casa non provavo alcun
timore ma un senso di tenerezza per quella nutrita famiglia, con una
ventina di piccoli, buffi e grassottelli, impegnati ad emulare i
genitori nella ricerca del cibo e nell' imparare a vivere.
La ringrazio dei tanti particolari sulla questione che non
conoscevo, specie in materia di responsabilità e competenze, e mi auguro
che chi di dovere si metta intorno a un tavolo insieme a voi per
consentire agli animali di vivere nel loro habitat, secondo natura.
Oltre che più sicuri, saremmo tutti più felici.
Con amicizia, gli auguri più sentiti
Cosimo Ceccuti